Perché ci sono spesso terremoti nei Campi Flegrei: cosa succede sotto la caldera
I Campi Flegrei tornano ciclicamente al centro dell’attenzione per i frequenti terremoti che interessano l’area. Non si tratta di fenomeni casuali, ma del risultato di una complessa dinamica geologica che rende questa zona una delle più sorvegliate d’Europa. I Campi Flegrei sono una caldera vulcanica, ovvero una vasta depressione formata dal collasso di un antico vulcano. Sotto la superficie si trova un sistema magmatico ancora attivo, che provoca una serie di movimenti tellurici, noti come bradisismo. Questo fenomeno consiste in un lento sollevamento o abbassamento del suolo, dovuto all’accumulo di gas vulcanici o all’intrusione di magma nelle rocce profonde.

Il ruolo del bradisismo
Quando il bradisismo è in fase ascendente, come negli ultimi anni, si registra un aumento di microterremoti. Questi eventi sismici, spesso di bassa intensità, sono provocati dalle fratture nelle rocce che si verificano mentre il suolo si solleva. Negli ultimi mesi, le scosse si sono fatte più frequenti, anche se per ora restano entro i limiti di allerta gestiti dalla Protezione Civile e dall’INGV. L’area è costantemente monitorata da strumenti altamente sofisticati che rilevano ogni minimo cambiamento nel suolo, nei gas e nei parametri sismici. Il rischio vulcanico esiste, ma le autorità ribadiscono che non ci sono segnali imminenti di un’eruzione, anche se il livello di attenzione resta alto.