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“In Onda”, Ilaria Capua parla del vaiolo delle scimmie: le sue parole preoccupano

In Onda è un noto programma di approfondimento su temi sociali e di politica incentrato sul dibattito con ospiti in studio e servizi giornalistici. La trasmissione di La 7 del sabato e della domenica sera è condotta da David Parenzo e Concita De Gregorio. Tra gli ospiti in studio nel corso dell’ultima puntata di In Onda anche Ilaria Capua, nota ricercatrice e virologa. La professoressa ha parlato del vaiolo delle scimmie, questo nuovo virus che sta preoccupando l’Europa e non solo. La sua profezia sulla guerra e sulle pandemie ha lasciato il pubblico da casa completamente senza parole. (Continua a leggere dopo la foto)

“In Onda”, Ilaria Capua parla del vaiolo delle scimmie: le sue parole preoccupano

A In Onda, il programma del preserale di LA7, durante la puntata del 28 maggio 2022, la professoressa Ilaria Capua, ricercatrice e virologa, si è espressa sulla questione del vaiolo delle scimmie: “Siamo viziati. Come per le guerre intorno a noi, non ci siamo accorti del vaiolo della scimmia e ci sorprendiamo. In Nigeria è endemico, ma noi le malattie presenti al di fuori della nostra zona protetta non vogliamo vederle. Poi magari le ridicolizziamo”. La virologa ha poi ammesso che questa, rispetto al Covid, è una malattia benigna che si trasmette attraverso il contatto diretto. Poi si è soffermata anche sul tema della peste suina: “Sapevamo che sarebbe arrivata in Italia, lo sapevamo. E’ in tutta l’Europa dell’Est compresa l’Ucraina e anche in Russia e Cina. Abbiamo poi questo disastro dei cinghiali urbanizzati, sono un grande pericolo ma ci preoccupiamo solo quando arriva a Roma. Non sono state messe in atto tutta una serie di misure che contenessero la malattia”. Infine, si è lasciata andare ad un profezia scioccante sul legame guerra/pandemie: vediamo le sue parole.(Continua a leggere dopo la foto)

Una profezia che ha sconvolto tutti

Sempre ai microfoni di La 7, Ilaria Capua ha spiegato che il lockdown dei cinghiali serve ad arginare la diffusione della patologia. Poi ha suggerito anche una soluzione alla peste suina: “Bisognerebbe abbattere i cinghiali, assolutamente. Così abbiamo sconfitto il randagismo che portava infezioni. I cinghiali devono stare nei boschi, non nelle città, portano un sacco di malattie, sono maiali! È diventato un fenomeno pittoresco, ma non lo è affatto, fosse solo per l’immagine di Roma”. Infine, le sue parole sul legame tra guerra e pandemie: “Se c’è relazione tra guerra e peste? Si sa che dopo le guerre arrivano le epidemie per mancanza di igiene. La carestia? Beh, siamo in piena guerra del grano. Questo dimostra quanto siamo connessi dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista della salute”. 

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