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Giuseppe Brindisi festeggia 100 puntate di “Zona Bianca”: «ora manca solo Putin»

Giuseppe Brindisi Zona Bianca

News Tv. Giuseppe Brindisi festeggia cento puntate di Zona Bianca. Un ottimo traguardo per la trasmissione che in questi ultimi due anni ha collezionato alcune interviste davvero importanti a livello mondiale. Brindisi fa un punto della situazione e racconta le puntate più significative per lui.

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Giuseppe Brindisi festeggia cento puntate di Zona Bianca

Giuseppe Brindisi porta casa quindi la centesima puntata della trasmissione “Zona Bianca”. Il presentatore fa il punto della situazione ed elenca i momenti salienti di questi ultimi due anni. Parlando della trasmissione dichiara: «Mi piace pensare che sia perché siamo in linea con la politica editoriale aziendale. Siamo una trasmissione moderata in una azienda polifonica, composta da più voci. Zona bianca nasce da un’intuizione di Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione, che decide di puntare su di me perché volto del Tg4 per fare ancora maggiore informazione durante la pandemia», spiega in una intervista a Il Giornale.

Giuseppe Brindisi Zona Bianca

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Le puntate sul Covid e Putin

Facendo un punto sui temi trattati durante queste 100 puntate Giuseppe Brindisi parla del tema Covid e di come “Zona Bianca” abbia trattato l’emergenza sanitaria. Infatti ha proseguito affermando: «abbiamo sposato con convinzione la campagna vaccinale. Senza però silenziare le voci di chi la pensava diversamente: ospitando in studio i no vax però dicendo che non eravamo d’accordo quando esponevano le tesi più strampalate. Ho ricevuto centinaia di minacce per questo e continuo a riceverne». E poi c’è stata la clamorosa intervista al ministro degli esteri russo Sergej Lavrov. Un momento altissimo di “Zona Bianca”. Brindisi ha commentato l’avvenimento affermando: «È stata una delle interviste più importanti dell’anno. Un gran colpo di cui sono fiero. E non dimentichiamo che abbiamo avuto sempre una linea pro Ucraina. Sono stato molto criticato e mi sono chiesto più volte se avrei potuta farla meglio, ma sono contento di come è riuscita. E ora puntiamo ad avere Putin: dal punto di vista giornalistico è la cosa più importante in assoluto».

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