SOCIAL. Dopo una breve parentesi di bel meteo, l’Italia si prepara ad affrontare una fase di instabilità atmosferica con rovesci intensi e calo termico a fine maggio. Ecco le regioni maggiormente coinvolte e le prospettive per la fine della settimana.
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Italia: maltempo in arrivo a fine Maggio
L’Italia dovrà presto fare i conti con l’arrivo di maltempo e temporali verso la fine di maggio, interrompendo la fase di caldo e bel tempo che ha caratterizzato gli ultimi giorni. Secondo quanto riportato dal sito meteorologico di Mario Giuliacci, l’effetto di un flusso freddo in quota proveniente dal Nord Europa causerà temporali soprattutto nel Centro-Nord del paese. Le regioni più colpite da questo maltempo saranno il Piemonte, la Lombardia e l’Emilia, dove sono attesi temporali intensi. I fenomeni si estenderanno anche lungo la dorsale appenninica e interesseranno le zone interne della Sardegna. Il Nord-Ovest sarà la zona maggiormente coinvolta da questa fase temporalesca, con rovesci previsti sia sui rilievi che in pianura. Anche il tratto appenninico del Centro Italia sarà interessato da questa situazione, con la possibilità che i fenomeni si estendano anche alle zone più pianeggianti e alle coste del Mar Tirreno.
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Giuliacci: “Netto miglioramento per venerdì 26 maggio“
Oltre alle precipitazioni, il maltempo sarà accompagnato da un deciso calo delle temperature, al di sotto della media del periodo, nelle regioni coinvolte. Tuttavia, è previsto un netto miglioramento per venerdì 26 maggio. I residui temporali saranno presenti solo nelle zone alpine e prealpine del Nord-Est e nell’Appennino meridionale, lasciando spazio a un clima più mite in gran parte del paese. Il transito di questa perturbazione atmosferica è stato anticipato dal Mario Giuliacci che sul suo sito schiave: “Il Nord-Ovest sarà la zona principalmente coinvolta in questa passata temporalesca dove si verificheranno rovesci sia sui rilievi che in pianura – si legge ancora sul sito di Giuliacci -. Stessa situazione anche per il tratto appenninico del Centro Italia senza escludere la possibilità che i fenomeni possano raggiungere zone più pianeggianti e le coste del Mar Tirreno”.
