
Dopo giorni di temperature estreme, l’Italia ritrova il respiro. Il caldo africano che aveva stretto il Paese in una morsa rovente ha ceduto temporaneamente il passo a correnti più fresche e asciutte, regalando un clima finalmente più vivibile. Ma quanto durerà questa tregua? E soprattutto: quando tornerà il grande caldo? Le previsioni per la seconda metà di luglio lasciano pochi dubbi: si tratta solo di una parentesi estiva più dolce, destinata a chiudersi molto presto.
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L’anticiclone africano arretra e l’Italia respira
La svolta climatica è arrivata all’inizio della settimana, quando l’anticiclone sub-sahariano, responsabile delle ondate di calore torrido e notti tropicali, ha cominciato a perdere forza e spostarsi verso la Penisola Iberica. Questo arretramento ha permesso l’ingresso di correnti più fresche dal Nord Europa, creando un corridoio d’aria secca che ha investito gran parte del nostro Paese.
Le regioni settentrionali sono state le prime a godere di questo cambio repentino di scenario: le minime notturne sono crollate su valori che ricordano la primavera, con risvegli mattutini che sembrano usciti dal mese di aprile più che da un’estate piena. Un sollievo vero, dopo settimane dominate dall’afa, con temperature percepite oltre i 40°C e ventilatori sempre accesi.

Temperature più umane, ma non durerà a lungo
Il sollievo climatico coinvolgerà tutta la seconda settimana di luglio. Le giornate resteranno calde ma non estreme, con serate finalmente gradevoli e notti in cui sarà possibile dormire con la finestra aperta, senza il peso dell’umidità opprimente.
Un’estate più equilibrata, insomma, quella “di una volta”, dove sole e caldo convivono con una ventilazione leggera e temperature tollerabili. Anche al sud e nelle zone interne, dove spesso si superano i limiti della sopportazione, la situazione si è stabilizzata. Solo lungo alcune aree tirreniche si registrano lievi rialzi, ma nessun allarme afa all’orizzonte… per ora. Ma quanto durerà la tregua dal caldo africano?
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